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L’Economia - Corriere della Sera, 4 dicembre 2023

Continua l’espansione di Fine Foods che è in procinto di costruire un nuovo stabilimento accanto a quello di Brembate, in provincia di Bergamo, per far fronte – già nella prima fase – alla produzione di 1,5 miliardi di dosi di un farmaco a marchio per una grande multinazionale.

Le aziende farmaceutiche tendono a trasferire una parte dei volumi di produzione alle CDMO come Fine Foods. La scelta del partner è basata sulla sua affidabilità. Per garantirla, il Gruppo ha fatto un grande lavoro sulla sostenibilità, sull’organizzazione, sulle risorse umane e sulla retention rate dei collaboratori, che oggi si attesta intorno al 97%. Collaboratori che vengono selezionati e successivamente formati con grande attenzione e impegno poiché strategici per la crescita dell’azienda

Un articolo di approfondimento in cui Fine Foods si racconta sulle pagine de L’Economia - Corriere della Sera.

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Siamo felici di comunicare che Fine Foods ha confermato il proprio rating EcoVadis a livello Platinum, migliorando ulteriormente il proprio punteggio rispetto all’anno scorso. Per condividere con tutti voi questo momento non abbiamo parole migliori di quelle scelte da Giorgio Ferraris, nostro Amministratore Delegato:

«Non ci sono risultati finanziari positivi senza una buona valutazione di sostenibilità. Non ci può essere una buona valutazione di sostenibilità senza risultati finanziari solidi. Sono molto orgoglioso di annunciare che Fine Foods non solo ha confermato il livello medaglia Platinum di EcoVadis (nella Top 1% su 100.000 aziende), ma ha migliorato il punteggio a 83 con nessuna scorecard di performance al di sotto degli 80 punti. Un successo da associare alla crescita dei ricavi del 21,5% e all’incremento del 51% dell’EBITDA nei primi 9 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.».

Di seguito riportiamo la ”EcoVadis Scorecard” (scaricabile qui in formato PDF).

Dida: BrandVoice, Forbes Italia - Novembre 2023

Da circa 40 anni, la ricerca dell’eccellenza è il tratto distintivo di Fine Foods, che le ha permesso di offrire ai clienti il rigore scientifico dell’alta qualità italiana nella produzione farmaceutica per conto terzi coniugato con la flessibilità e lo spirito di innovazione tipici del settore nutraceutico, uniti a una particolare attenzione all’etica e al capitale umano.

I settori in cui opera sono in continua evoluzione e Fine Foods li accompagna attraverso innovazione ed eccellenza produttiva, che da sempre rappresentano i fattori fondamentali per la crescita del gruppo.

Un articolo di approfondimento in cui Fine Foods si racconta sulle pagine di BrandVoice di Forbes Italia.

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Dal 24 al 26 ottobre Fine Foods ha partecipato alla fiera CPhI tenutasi a Barcellona. Un appuntamento che per Fine Foods vede il cliente al centro tramite il consolidamento di relazioni in corso e l’instaurarsi di nuove opportunità, il tutto grazie all’affidabilità e professionalità del Gruppo insieme ad un alto livello di innovazione. Di seguito condividiamo con tutti il meglio dell’edizione 2023.

Nell’ambito farmaceutico trasferire un farmaco da un sito produttivo originario ad un CDMO è una decisione che comporta un’attenta valutazione dei candidati da parte dei clienti.

La fiera di Barcellona ha permesso a Fine Foods di mostrare ai clienti farmaceutici l’impegno di tutta l’organizzazione – fin dalle prime fasi - nel raggiungere risultati di successo in cui i clienti vengono considerati dei veri e propri partner per Fine Foods. Negli anni il Gruppo ha infatti creato un team dedicato - forte di un’esperienza sviluppata in importanti aziende internazionali - che applica un approccio proattivo e costruttivo per la ricerca di soluzioni innovative e di valore che possano soddisfare (e anticipare) le esigenze dei propri clienti.

L’impegno di Fine Foods volto a una continua evoluzione della pipeline è stato uno degli argomenti toccati durante l’edizione 2023 dove il Gruppo ha confermato ai propri clienti i driver su cui poggia la BU pharma come la solidità organizzativa, i flussi consolidati ed un team di lavoro caratterizzato da profonda esperienza,  competenza, disciplina, passione e dedizione alla soddisfazione dei clienti stessi.

Nell’ambito nutraceutico, al CPhI 2023, Fine Foods ha presentato tre innovazioni, il cui marchio è stato registrato, che rappresentano la volontà del contoterzista di contribuire al processo di innovazione dei propri clienti permettendo a quest’ultimi di raggiungere il pieno potenziale sul mercato.

La prima innovazione riguarda il range di prodotti Biotic3™, una linea di otto prodotti che combina prebiotici, probiotici e postbiotici in un’unica formulazione. I consumatori, già soliti acquistare prodotti a base di probiotici, con la linea Biotic3™ trovano prodotti completi e studiati per unire al meglio i benefici apportati dai conosciuti prebiotici e probiotici a nuovi ingredienti “trendy” come i postbiotici già usati in altri settori.

La seconda riguarda il range di prodotti Hydralibrium™ alla cui base sta il concetto di idratazione cellulare. Le formule, in polvere o gel liquido, contengono quattro elettroliti ispirati alla differenza tra concentrazioni intracellulari ed extracellulari, il tutto arricchito dal selenio che protegge la vitalità delle cellule. Una linea pensata per donare vitalità e forza che si declina su svariate categorie per incontrare le diverse esigenze dei consumatori.

Infine, Fine Foods ha presentato tre concetti all’interno del marchio QuickSlow2™, reciprocamente per il sonno, l’energia e l’immunità. Queste formulazioni combinano i benefici di due prodotti in un’unica soluzione on-the-go, così da andare incontro alle esigenze di comodità in una vita sempre più impegnata. Le proposte permettono infatti il rilascio modificato degli ingredienti nel tempo, garantendo, ad esempio, energia immediata e prolungata nello stesso prodotto.

L’innovazione di Fine Foods va oltre il prodotto e pone sempre il cliente al centro nello sviluppo di nuove iniziative ideando servizi innovativi capaci di portare valore nell’ambito della sostenibilità, nella relazione dei clienti con medici e farmacisti e nell’espansione geografica.

Tantissime imprese faticano a distinguere la funzione della “gestione delle risorse umane" dalla semplice amministrazione del personale e a coglierne, di conseguenza, la rilevanza strategica. Fine Foods & Pharmaceuticals NTM S.p.A., invece, da tempo ha rivoluzionato i propri modelli di gestione delle risorse umane, a partire dalle strategie di selezione.

In un territorio dove ancora oggi la ricerca del personale predilige le reti informali, Fine Foods ha introdotto un meccanismo articolato e trasparente, finalizzato a individuare fin dal principio proprio le competenze trasversali dei candidati.

Dopodiché ha messo in atto modalità e strumenti innovativi in materia di formazione e di coinvolgimento progettuale e decisionale dei propri dipendenti. Tutto ciò è stato accompagnato da un impegno costante nella lotta alle discriminazioni.

Ed è qui che la centralità della persona come principio guida assume una dimensione sostanziale e non meramente retorica.

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About Pharma, Novembre 2023

All’interno delle sfide del settore in cui Fine Foods opera, gli integratori rappresentano un segmento molto vivace: i brand necessitano di un’innovazione continua per essere competitivi e vincenti e richiedono ai contoterzisti di contribuire al processo di innovazione. Un vero cambio culturale per le CDMO che, da semplici produttori che lavorano dietro le quinte, sono chiamate ad essere aziende innovatrici in grado di anticipare le tendenze del mercato. Ruolo che Fine Foods ha accolto fin dai primi segnali.

In occasione del CPhI di Barcellona, l’evento internazionale che riunisce fornitori, innovatori e professionisti dell’healthcare, Fine Foods ha presentato tre innovazioni nutraceutiche il cui marchio è stato registrato. La prima riguarda il range di prodotti Biotic3™, una linea di otto prodotti che combina prebiotici, probiotici e postbiotici in un’unica formulazione di successo. La seconda innovazione riguarda il range di prodotti Hydralibrium™ alla cui base sta il concetto di idratazione cellulare. Infine, Fine Foods ha presentato tre concetti all’interno del marchio QuickSlow2™, rispettivamente per il sonno, l’energia e l’immunità.

Il CPhI è stato anche, e soprattutto, l’occasione per condividere la spinta verso l'eccellenza e la dedizione alla soddisfazione dei propri clienti e al supporto che Fine Foods fornisce loro per raggiungere il loro potenziale di mercato.

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NCF, Novembre 2023

Una chiacchierata con NCF evidenzia il valore aggiunto che Fine Foods mette nelle fasi del technology transfer e non solo.

Il processo di technology transfer è un’attività che prevede una serie di step codificati che non devono mai essere dati per scontati: è grazie all’esperienza, alla conoscenza dei processi e al coinvolgimento dell’organizzazione che viene portato a termine con successo il trasferimento di una produzione farmaceutica. Durante le attività di transfer, nel rispetto di tutte le specifiche e nel perimetro delle variazioni regolatorie sostenibili, è possibile realmente migliorare la qualità del prodotto e aggiungere valore ad un farmaco.

Un progetto di technology transfer si compone, in linea di massima, di quattro fasi critiche, ognuna delle quali rappresenta un vincolo per quella successiva: dall’analisi di fattibilità e della Gap Analysis al Trasferimento dei metodi analitici e al Batch engineering; dalla fase di industrializzazione e dei lotti di validazione alla preparazione della documentazione per la presentazione della pratica regolatoria per l’inserimento nuovo produttore. Segue la produzione vera e propria dei lotti commerciali.

Coordinati da un project leader vengono coinvolti tutti i reparti aziendali, dal procurement al laboratorio di tecnica farmaceutica ai servizi tecnici, fino al team commerciale in continuo ascolto e relazione con i clienti e che permette, così, di semplificare e armonizzare il flusso di informazioni necessarie allo sviluppo del piano di transfer e, non solo soddisfare, ma anche anticipare le esigenze del cliente.

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Uno dei principali fattori di successo di Fine Foods poggia sul giusto mix tra competenze tecniche, esperienza e capacità innovativa, ascolto dei clienti e passione del team.

In questo nuovo appuntamento con NCM Magazine, si parla di technology transfer.

Il technology transfer è un processo vitale per il settore farmaceutico che, ormai da qualche decennio, sta procedendo su due direttrici parallele: da un lato la ricerca di strategie terapeutiche innovative, che è appannaggio di multinazionali in grado di investire risorse importanti e per tempi molto lunghi, e dall’altro il mantenimento di un livello terapeutico con farmaci dedicati alla primary care che devono garantire soluzioni terapeutiche idonee e qualità dei farmaci somministrati.

In questo contesto trasferire la produzione di un farmaco, appartenente alla categoria dei farmaci normalmente utilizzati nella pratica terapeutica consolidata, comporta una attenta valutazione dei partner: spostare la produzione da un sito produttivo originario a quello di un altro partner implica la valutazione sia di parametri economici sia, soprattutto, di parametri legati alla qualità e all’affidabilità dell’organizzazione ricevente. Il giusto mix di esperienza, conoscenza dei processi e coinvolgimento di tutte le componenti dell’organizzazione determina il successo del processo di technology transfer: un’attività delicata che comporta una serie di step codificati che non devono mai essere dati per scontati, e che Fine Foods porta avanti con successo grazie alla solidità organizzativa, ai flussi consolidati e a team di lavoro caratterizzati da profonda esperienza, competenza, disciplina, passione e desiderio di migliorarsi come professionisti per sostenere lo sviluppo e il successo del Gruppo e dei clienti.

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Giorgio Ferraris, Amministratore Delegato di Fine Foods & Pharmaceuticals NTM, ha partecipato all'evento "Top Italian Companies 2023" organizzato dalla sezione Economia del Corriere della Sera e da Italypost, dove Fine Foods è stata posizionata tra le prime 50 aziende italiane del settore chimico e farmaceutico.

Durante il suo intervento, ha parlato delle ragioni del successo di Fine Foods nei settori in cui opera: Farmaceutico, Integratori, Cosmesi.

Ha inoltre descritto le forze trainanti di Fine Foods e le qualità che ci rendono una CDMO affidabile per aziende con alte aspettative. Ha sottolineato il valore delle Risorse Umane, ha parlato dei talenti coinvolti nei processi di ideazione e produzione e nell’offerta di servizi in grado di distinguerci in maniera sempre più netta dalle realtà concorrenti.

Parlando delle forze positive di Fine Foods è stata sottolineata la capacità di stabilire, con i propri clienti, rapporti strutturati, duraturi e destinati a crescere nell’ambito di mercati di riferimento in costante crescita.

Il video dell’intervento è disponibile a questo link.

(Qui è disponibile il video completo)

Le risorse umane come driver di crescita e pilastro della cultura aziendale

Sulle pagine di MF, Fine Foods racconta di come riesca a fornire ai clienti prodotti che coniugano il rigore scientifico proprio della produzione farmaceutica con la flessibilità e lo spirito d’innovazione tipici dei settori nutraceutico e cosmetico, unitamente a una grande attenzione all'etica e al capitale umano. E proprio al capitale umano Fine Foods ha conferito un ruolo di assoluto rilievo all’interno della strategia aziendale e della gestione sostenibile del Gruppo.

L’investimento responsabile e la sostenibilità aziendale rappresentano temi centrali per investitori, clienti e, più in generale, per tutti gli stakeholder.  Le relazioni con i collaboratori rientrano a pieno titolo nella gestione sostenibile delle imprese. Politiche e pratiche HR influenzano direttamente il benessere dei lavoratori in quanto un investimento aziendale strutturale in materia di formazione, sviluppo e coinvolgimento dei dipendenti, nonché la creazione di ambienti di lavoro equi e inclusivi, contribuiscono positivamente alla “S“, ovvero alla parte Sociale, dei temi ESG.

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